Giornata dedicata all’università e alla ricerca oggi, prima #stradaperstrada tra le facoltà di scienze politiche, scienze sociali e giurisprudenza per confrontarmi con gli universitari e poi al CNR dove ho discusso con i ricercatori.
Università e Ricerca sono due settori fondamentali e indispensabili per il futuro del nostro Paese e ancora più importanti per il rilancio del Sud. Gli ultimi dieci anni sono stati segnati da un continuo disinvestimento, siamo sotto la media di investimenti che in Europa è del 2% e sotto l’obiettivo Horizon2020 di dedicare alla ricerca lo 0,7% del PiL nazionale.
A questo bisogna aggiungere il fatto che siamo tra i paesi che hanno le tasse più alte nell’area OCSE, l’assegnazione delle borse di studio è drasticamente calata, solo il 9%.
Senza girarci troppo a largo, c’è un gigantesco problema di accesso al diritto al sapere nel nostro Paese e un blocco degli investimenti nel settore della ricerca che ci fa andare con il freno a mano tirato da troppo tempo oltre a farci perdere le menti più brillanti di cui disponiamo. È inaccettabile che ci siano tanti ricercatori precari al CNR, tra l’altro tra i meno pagati d’Europa.
Dobbiamo cambiare lo stato delle cose e lo possiamo fare solo attraverso una programmazione strutturale che da una parte preveda investimenti e dall’altra produca delle norme di giustizia sociale.
Noi proponiamo l’istituzione della Clausola Ciampi, che prevede di destinare il 45% degli investimenti pubblici al mezzogiorno d’Italia con un investimento straordinario su università e ricerca. E associato a questo l’abolizione delle tasse universitarie per permettere a tutte le nostre ragazze e i nostri ragazzi di potersi permettere gli studi.
Non è demagogia, si chiama Sinistra. Vuol dire fare il bene del Paese. Tutte e tutti hanno gli stessi diritti a prescindere dal reddito, e il diritto allo studio e alla conoscenza non può essere un privilegio di pochi dovuto solo al fatto di aver avuto la fortuna di nascere in una famiglia più agiata.